giovedì, 25 Aprile 2024
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Covid, Bologna ha ricordato i morti camminando lungo portico San Luca

Lungo il percorso erano disposte sotto gli archi del portico 4.488 targhe bianche che riportano i nomi e l'anno di nascita dei bolognesi deceduti, affiancate da una piccola candela a led

BOLOGNA – “Vieni, camminiamo insieme per fare memoria”. È l’invito rivolto a tutti i cittadini per la terza Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid in programma oggi, organizzata dal Comitato di Bologna della Croce Rossa Italiana e altre 19 associazioni locali. Dopo aver riempito piazza Maggiore nel 2022 con i nomi delle persone decedute a Bologna, quest’anno la giornata è stata vissuta in cammino, percorrendo insieme il portico di San Luca.

Da porta Saragozza fino alla basilica di San Luca, erano disposte sotto gli archi del portico 4.488 targhe bianche che riportano i nomi e l’anno di nascita dei bolognesi deceduti, affiancate da una piccola candela a led. Per facilitare i parenti delle vittime e le persone che vorranno rendere omaggio ai loro cari, le targhe commemorative dei deceduti fino a marzo 2022 saranno disposte in ordine alfabetico lungo il portico di via Saragozza e di via di San Luca, mentre nell’ultimo tratto di portico e nel piazzale davanti al Santuario erano poste le targhe dei deceduti nell’ultimo anno, da marzo a dicembre 2022. La giornata è inziata alle 10, con i saluti delle istituzioni e delle forze dell’ordine nel giardino di San Francesco, in via Saragozza, prima di avviarsi insieme sotto ai portici verso il Colle della Guardia. Ha partecipato l’assessore al Welfare e Salute Luca Rizzo Nervo.

Lungo il percorso c’erano, oltre ai 4.488 nomi dei morti, alcune fotografie provenienti dai 5 continenti, e donate da La Presse, a rappresentare l’impatto della pandemia nel mondo. Lungo la salita, erano presenti i volontari delle associazioni organizzatrici e sarà possibile lasciare un pensiero su appositi libri firma. Alle 18, al tramonto, nel cortile della basilica di San Luca si terrà un momento di raccoglimento e di preghiera universale con le voci di parenti, operatori sanitari, rappresentanti della società civile e delle diverse confessioni religiose, compreso don Matteo Cella, curato a Nembro durante la pandemia.

Terminerà il momento Carlo Maver, che con il suo bandoneon suonerà un brano dedicato a chi ci ha lasciato salendo al cielo. La giornata si concluderà alle 22, per permettere ai partecipanti di scendere dal colle coi propri passi illuminati dai 4.488 lumicini disposti lungo il percorso. Tra gli interventi previsti ci saranno quelli del cardinale Matteo Zuppi, di Yassine Lafram, presidente dell’Unione Comunità Islamiche Italiane, e di Stefano Bicocchi in arte Vito. Tra le testimonianze non mancheranno quelle degli operatori sanitari dei Pronto soccorso, delle Terapie intensive e delle Malattie infettive dell’Ausl di Bologna e del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, che hanno accompagnato tante persone nelle loro ultime ore.

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