REGGIO EMILIA – Sono due i cacciatori indagati per omicidio colposo: si tratta di un uomo di 77 anni e del nipote di 53.
L’incidente è avvenuto mercoledì mattina durante una battuta di caccia al cinghiale. Secondo le indagini preliminari, il cacciatore, che abita nelle vicinanze, avrebbe probabilmente scambiato Gentili e un suo amico per animali, sparando almeno tre colpi. Uno di questi ha colpito Gentili nella parte bassa della schiena, uccidendolo sul colpo.
Il cacciatore più anziano, Tiziano Rossi, è assistito dall’avvocato Claudio Vincetti, mentre il parente, Primo Croci Olandieri dall’avvocato Giuseppe Caldarola.
I carabinieri hanno sequestrato i fucili di tutti i cacciatori presenti per eseguire gli esami balistici, mentre sul corpo della vittima verrà effettuata un’autopsia per chiarire ulteriormente la dinamica dell’accaduto. L’area era caratterizzata da scarsa visibilità a causa della fitta nebbia, il che potrebbe aver contribuito al tragico errore.
Marco Gentili, molto conosciuto nella comunità per il suo lavoro come infermiere presso il servizio dipendenze patologiche dell’Ausl, aveva deciso di tornare a vivere a Leguigno dopo la pensione. La sua morte ha lasciato sgomenti amici e familiari, tra cui la moglie, due figli e un fratello.