REGGIO EMILIA – Durante il fine settimana degli Europei, un gruppo di circa 10 tifosi reggiani è stato coinvolto in un episodio a Dortmund, Germania, dove sono stati fermati dalla polizia tedesca e poi rilasciati senza alcuna accusa. Il fermo è avvenuto prima della partita inaugurale dell’Italia contro l’Albania, sabato sera, quando la polizia ha intercettato un gruppo di ultras italiani, composto in totale da 67 persone, a causa di segnalazioni riguardanti un possibile agguato contro tifosi albanesi diretti allo stadio.
Il gruppo, descritto come ad alto rischio, è stato trovato in possesso di oggetti come coltelli, bombe carta e passamontagna. La situazione è stata gestita in modo rapido dalle forze dell’ordine tedesche, che hanno evitato un potenziale scontro tra le due opposte tifoserie poco prima che si incontrassero. Dopo il fermo, durato fino alla fine della partita, i tifosi italiani sono stati rilasciati senza alcuna denuncia o conseguenza legale, con la raccomandazione di ritornare in Italia.
Gli ultras reggiani, parte del gruppo coinvolto, sono stati portati in questura per essere perquisiti, ma non è stato trovato alcun materiale incriminante nelle loro disponibilità. L’avvocato Giovanni Adami di Udine e l’avvocato Annalisa Bassi di Reggio hanno seguito da vicino la situazione legale dei tifosi reggiani, assistiti da un collega tedesco sul posto. Secondo quanto riportato dagli avvocati, non vi erano prove di comportamenti violenti o illegali da parte dei tifosi reggiani, che sono stati rilasciati senza alcun processo o ulteriori implicazioni legali.