Gli Alpini resteranno alla Polveriera

La candidata al consiglio comunale di Coalizione civica, Karen Silvi: "Siamo contenti di avere dato il nostro piccolo contributo"

REGGIO EMILIA – Gli alpini resteranno nella loro sede alla Polveriera, in viale Olimpia 1, dove sono dal 1998. Lo stabile dove sono è a rischio, perché pericolante, ma il Comune di Reggio non avrebbe intenzione di ristrutturarlo. Dal canto loro gli Alpini hanno in questi anni apportato diverse migliorie all’edificio, con lavori a proprie spese per oltre 100.000 euro.

In tutto questo tempo hanno chiesta all’amministrazione di non essere abbandonati e una nuova collocazione. Venerdì sera, come gesto simbolico, avevano abbassato la bandiera nazionale che campeggia sulla facciata del capannone.

Finalmente il Comune ha ascoltato le loro richieste e ha trovato una soluzione. A marzo Karin Silvi, candidata al consiglio comunale per Coalizione civica, era intervenuta in aiuto degli Alpini  presentando un’interrogazione in Comune con lo scopo di aiutarli ad avere delle risposte in merito alla loro sede, senza avere mai nessun riscontro dalla giunta.

Il 18 maggio scorso Silvi e Munari, anche lui candidato per Coalizione Civica avevano sollecitato ulteriormente una risposta in merito alla questione.

Dice la Silvi: “Sono molto contenta, perchè dopo essermi recata in sede venerdì 17 maggio insieme a Munari, per assistere alla cerimonia dell’ammaina bandiera e per portare la nostra solidarietà alla associazione, abbiamo appreso, con sorpresa, che all’Associazione Nazionale Alpini è stata concessa la controperizia e non dove rinunciare alla sede stessa”. Contemporaneamente verrà avviata l’apertura di tavoli tecnici per la ricerca di soluzioni realistiche e concrete.

Gli Alpini pertanto rimangono in Polveriera e possono portare così avanti i loro progetti.

Silvi continua: “E’ un onore, un sollievo e un enorme piacere sapere di essere stati partecipi e di avere dato il nostro piccolo contributo all’impresa, nonostante l’assenza di risposte rispetto all’interrogazione formale presentata. Chiediamo comunque alla giunta di rispondere. Resta la sorpresa per il repentino cambio di atteggiamento da parte dell’amministrazione, forse resasi conto che il volontariato organizzato di protezione civile merita rispetto ed è un vanto per la provincia. Deve essere trattata come un gioiello e non come un accessorio di impiccio, bisogna dare tutto quello che serve perché sia al massimo dell’efficienza, come stanno facendo negli altri Comuni emiliano romagnoli. Non possiamo permetterci di dar loro una pacca sulla spalla quando sono sporchi di fango o in mezzo alle macerie e poi sfrattarli senza cerimonie e senza ponderate ragioni, perché non portano apparentemente un qualsivoglia guadagno immediato”.