Furto in gioielleria: arrestate due minorenni

Hanno cercato di rubare monili e gioielli per quasi 60.000 euro al titolare ultraottantenne di una gioielleria in via della Croce Bianca

REGGIO EMILIA – Hanno 14 e 16 anni le due giovanissime arrestate giovedì scorso a Reggio Emilia dalla Polizia, dopo il furto in una gioielleria in via della Croce Bianca, alle spalle del municipio. Di origine rumena, senza fissa dimora o parenti noti e con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio sulla fedina penale, si sono recate nel negozio, gestito dal titolare ultraottantenne.

Mentre una delle due distraeva il gioielliere chiedendo di vedere un prezioso esposto in vetrina, la complice si impossessava del contenuto della cassaforte, lasciata per distrazione aperta, infilando nello zaino monili e gioielli per quasi 60.000 euro. Il gioielliere però, rendendosi conto di quanto stava accadendo, ha avuto la prontezza di spirito di bloccare la porta del negozio (chiudendo all’interno la ladra) ed avvisare il 113.

Le Volanti della Questura, giunte dopo pochi minuti hanno fermato anche la seconda minorenne rimasta all’esterno, che non ha fatto in tempo ad allontanarsi. Le ragazzine sono così state portate per accertamenti in via Dante dove poco dopo è sopraggiunto anche il gioielliere per formalizzare la denuncia. L’uomo ha anche riferito di aver riconosciuto nelle due adolescenti le stesse persone che, una decina di giorni fa, avevano messo a segno un altro colpo nel suo negozio con un bottino di poche migliaia di euro, sempre con la stessa tecnica, ma presentandosi in jeans, maglietta e con i capelli sciolti.

Per quell’episodio l’anziano aveva fatto denuncia ai carabinieri, a cui aveva dato anche le registrazioni delle telecamere interne della gioielleria. Acquisito questo materiale dai colleghi dell’Arma, gli agenti della Questura hanno quindi denunciato le ragazzine per furto in concorso, aggravato dal fatto di essersi travestite e vista l’età avanzata del gioielliere. Le due sono state trasferite nel carcere minorile di via Pratello a Bologna dove sono rimaste dopo la convalida dell’arresto fino a ieri, quando il Gip – all’esito dell’udienza preliminare – ha disposto per loro il collocamento in una comunità.