Landini: “Salari e precarietà le due emergenze del Paese”

Il segretario generale della Cgil a Correggio: "Il 21 marzo saremo a Roma, al fianco di Libera per ricordare le vittime della mafia"

CORREGGIO (Reggio Emilia) – “Il 22 di marzo a Firenze insieme alla Uil faremo una grande assemblea di delegati e delegate, anche alla sicurezza, e insieme a loro andremo nel mese di aprile ad una giornata di mobilitazione e di sciopero. E stiamo pensando di organizzare anche per il 20 aprile a Roma una grande manifestazione che vuole proprio mettere al centro una lotta per un fisco più giusto e allo stesso tempo mettere al centro la necessità di aumentare gli investimenti sulla sanità pubblica, sulla tutela della salute e una richiesta esplicita di aumento per i salari”.

Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini a Correggio, a margine delle assemblee generali provinciali di Reggio Emilia dove è stato ospite.

Ha continuato Landini: “Nel nostro Paese abbiamo due emergenze in corso: salari e precarietà. Ci sono salari troppo bassi e vanno aumentati, a partire dal rinnovo dei contratti nazionali bloccati e fermi. E poi serve una riforma fiscale seria, combattendo l’evasione e riducendo la tassazione sui lavoratori dipendenti e sui pensionati. Ecco perché c’è bisogno di mobilitarci per sostenere le richieste avanzate dalle categorie”.

Poi il leader del sindacato annuncia: “Il 21 marzo saremo a Roma, al fianco di Libera per ricordare le vittime della mafia. Battersi contro la criminalità organizzata vuol dire affermare il diritto al lavoro, alla salute e all’istruzione”. Per questo inoltre, annuncia Landini, “il 29 aprile saremo a Palermo in ricordo di Pio La Torre nella scuola dove studiò, insieme agli alunni di oggi”.

Infine ricorda: “Se uno dei più grandi processi contro la ‘ndrangheta non si è tenuto a Reggio Calabria, ma a Reggio Emilia significa che la malavita va contrastata con una mobilitazione nazionale. Anche per questo siamo contrari all’autonomia differenziata che vuole il Governo. Il 25 aprile e il Primo maggio, quest’anno come non mai, non saranno solo giornate di ricorrenza, ma eventi di lotta contraria”.