Bambini esclusi dai nidi, Fi e M5S contro il Comune

Davide Ganapini e Paola Soragni: "Si ripete che la detanalità è un grosso problema della società e poi le Istituzioni non offrono aiuto per supportare le famiglie"

REGGIO EMILIA – Movimento Cinque Stelle e Forza Italia scendono in campo dopo la comunicazione, data lunedì scorso dall’Istituzione scuole e nidi di infanzia, che per i bambini nati dallo scorso giugno non saranno state create, come previsto, le sezioni “Piccolissimi” negli asili. Questo perché gli spazi abitualmente dedicati a questa sezione saranno utilizzati dai cantieri del Pnrr e perché la lista di attesa per i nati nel 2021, 2022 ed entro maggio 2023 è molto numerosa.

Scrive Davide Ganapini, consigliere provinciale di Forza Italia: “E’ inaccettabile la lettera pubblicata sul sito dell’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia. Solo adesso si comunica alle famiglie che non sarà possibile accettare domande per i bambini nati dal 1 giugno al 30 settembre 2023 tramite il bando, attivo da un decennio, denominato “Piccolissimi”. Si continua a ripetere che la detanalità è un grosso problema della società di oggi e poi le Istituzioni non offrono il minimo aiuto per supportare le famiglie. Il Comune di Reggio convochi immediatamente i genitori esclusi e attivi immediatamente un confronto mettendosi anche in ascolto di quelle che potrebbero essere le proposte dei cittadini, attivando eventualmente convenzioni con strutture private che possano offrire lo stesso servizio. Siamo di fronte a giovani madri che avevano pianificato il rientro al lavoro, il comune dimostri realmente a fatti e non solo a parole di essere un’eccellenza nel settore infanzia e di essere a misura di famiglia”.

Paola Soragni, consigliere comunale del M5S, aggiunge: “La nostra amministrazione Pd spende un milione di euro (certo del Pnrr, che sarà un ulteriore debito sul nostro “groppone”) per tre mense scolastiche, decide di disporre mense dove non c’è il tempo lungo e le toglie dove ci sono già, come alla Bruno Ciari – dicendo che non ci sono al momento le disponibilità economiche -, esternalizzandole alla CIR. Poi, di contro, non dà la possibilità ai genitori di lasciare i bimbi all’asilo perché non ci sarebbero posti. L’asilo nido e la scuola materna debbono essere delle priorità per una società civile, di donne e uomini che lavorano, onorando l’art. 1 della nostra Costituzione. L’attuale amministrazione Pd, che da vent’anni vive sugli allori di chi era veramente di sinistra, è invece un’amministrazione senza capo né coda, senza una identità. Di sinistra ormai solo il ricordo”.