Park ex Zucchi, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

Apcoa parking aveva chiesto un risarcimento di 2,7 milioni per il mancato affidamento della gestione fino al 2038

REGGIO EMILIA – Nuova vittoria del Comune di Reggio Emilia in uno strascico della complessa vicenda dell’affidamento della gestione del parcheggio dell’ex caserma Zucchi a Reggio Emilia Parcheggi spa, cordata capeggiata dall’azienda dell’impreditore Filippo Lodetti Alliata. Dopo il Tar nel 2019, anche il Consiglio di Stato ha infatti respinto (con diverse motivazioni) il ricorso presentato da Apcoa Parking contro l’aggiudicazione del servizio.

In particolare la società appellante aveva avuto in affidamento gestione del parcheggio dal 2011 fino al marzo del 2015 in quanto socia di Reggio Emilia Parcheggi la quale, a sua volta, è stata la concessionaria cui il Comune di Reggio ha affidato il project financing per la costruzione e la gestione di parcheggi interrati di piazza della Vittoria in centro storico.

Apcoa era stata poi estromessa dall’affidamento della gestione del parcheggio Zucchi in conseguenza del venir meno del rapporto contrattuale con la concessionaria. La multinazionale aveva quindi fatto valere le sue ragioni davanti al Tar sostenendo che l’affidamento a Reggio Parcheggi era avvenuto in assenza di una gara pubblica per le selezione del gestore, a cui Apcoa affermava “avrebbe avuto diritto di partecipare con elevatissime probabilità di ottenerne l’aggiudicazione”.

Da qui una richiesta di risarcimento danni a piazza Prampolini e a Reggio Parcheggi di 2,7 milioni, pari all’utile con interessi che Apcoa avrebbe realizzato dai parcheggi se avesse potuto gestirli fino alla scadenza della concessione che aveva ottenuto, cioè il 2038. Il primo luglio del 2019 i giudici del tribunale amministrativo hanno respinto il ricorso di primo grado stabilendone la “manifesta infondatezza per assenza di colpa in capo al Comune”.

Il Consiglio di Stato ha invece rilevato – con sentenza del 23 settembre scorso, pubblicata oggi – una serie di irregolarità nei tempi di presentazione dell’appello di Apcoa. Che quindi, oltre a vedere respinta la sua istanza, è stata condannata a rifondere le spese di giudizio a Comune e Reggio Emilia Parcheggi (4.000 per ciascuno, oltre ad oneri di legge).