LUZZARA (Reggio Emilia) – La Finanza ha accertato una frode fiscale, per quasi un milione di euro, scaturita da un’attività a contrasto dell’immigrazione clandestina. A luglio dello scorso anno le fiamme gialle hanno scoperto un pakistano coinvolto nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I militari della Tenenza di Guastalla hanno accertato la presenza, in una abitazione di Luzzara, di otto extracomunitari presenti sul territorio dello Stato illegalmente che sono stati immediatamente espulsi.
L’appartamento, ritenuto un punto appoggio e transito dei clandestini, è stato sequestrato preventivamente ed il proprietario è stato denunciato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La prosecuzione delle indagini ha consentito di individuare un pakistano, estraneo ai fatti inerenti l’immigrazione clandestina, ma ritenuto dai finanzieri della bassa reggiana un “evasore seriale”.
Il secondo pakistano, che aveva venduto al connazionale l’appartamento dove sono stati trovati gli otto clandestini, è proprietario di numerosi appartamenti nella bassa reggiana e anche nel mantovano. La Finanza, indagando su di lui, ha scoperto che una parte dei guadagni derivanti dalla gestione di questi immobili non sarebbero stati denunciati al fisco.
A conferma di questo l’assoluta disparità tra l’entità delle risorse di natura immobiliare allo stesso riconducibili e la posizione fiscale ufficialmente censita nelle banche dati dell’amministrazione finanziaria. Alla fine delle attività di indagine è stata appurata un’evasione di imposta di quasi un milione di euro posta in essere nel periodo compreso tra il 2017 e il 2022.