Poviglio, sale su ruspa e tenta di colpire padre e figlio

Un 72enne calabrese è stato arrestato per tentato omicidio, poi derubricato dal Gip in lesioni personali. Tutto è nato per una lite durante la vendita di una pecora

POVIGLIO (Reggio Emilia) – Un 72enne calabrese è stato arrestato per tentato omicidio (poi derubricato dal Gip in lesioni personali) dopo che mercoledì scorso, a Poviglio, alla guida di una ruspa, aveva tentato di colpire un uomo e suo figlio minorenne. E’ successo verso le 15 quando i militari, a bordo di un equipaggio del nucleo radiomobile della compagnia di Guastalla, su input del 112, sono andati a Poviglio dove era stata segnalata una lite durante la compravendita di un ovino.

All’arrivo i carabinieri hanno visto un minore e suo nonno che indicavano il padre del ragazzino che era a terra e aveva una vistosa ferita alla tempia con perdita di sangue. L’uomo è stato soccorso e portato in ospedale. I militari hanno poi scoperto che la ferita era dovuta a delle bastonate inferte alla vittima da un 72enne pensionato che è stato rintracciato e fermato. Le bastonate erano l’epilogo di una lite, per la mancata vendita di una pecora da parte del pensionato, al nonno, al padre e al minorenne.

Il 72enne era andato su tutte le furie perché gli acquirenti erano intenzionati a chiamare le forze di polizia dato che avevano notato che il pensionato stava macellando l’animale, secondo loro, abusivamente. A quel punto l’anziano era salito su una ruspa e aveva cercato di colpire i tre con il braccio della gru. Poi era sceso e aveva dato un pugno al minore e aveva preso a bastonate il padre intervenuto in difesa del figlio.

Dato che l’anziano aveva anche minacciato di sparare ai tre, i militari hanno controllato il fienile e hanno trovato, all’interno di una gabbia da conigli, una pistola scacciacani che è stata sequestrata insieme ad un’altra scacciacani detenuta in camera da letto e al bastone utilizzato per colpire la vittima. Il 72enne è stato arrestato per tentato omicidio e il ferito, dopo le cure all’ospedale di Guastalla, è stato dimesso con una prognosi di 7 giorni. Il gip ieri ha derubricato il reato in lesioni personali: per l’anziano è scattato l’obbligo di firma.