Rifiuti, giro di vite contro i “furbetti” di Iren

La multiutility potenzia il numero degli accertatori: informeranno, ma faranno anche multe. Saranno impiegate fototrappole e telecamere fisse

REGGIO EMILIA – Giro di vite contro i “furbetti” dei rifiuti a Reggio Emilia. Iren ha infatti potenziato il servizio degli accertatori (che passano da due a sei) che dal 2018 vigilano sullo svolgimento corretto della raccolta differenziata da parte dei cittadini. Entro fine anno, inoltre, saranno impiegate fototrappole e telecamere fisse, posizionate nei luoghi individuati come più critici. Tornando agli operatori, il loro compito principale sarà informare gli utenti delle eventuali irregolarità commesse – lasceranno per questo degli appositi avvisi- e spiegare loro come evitarle.

Come “extrema ratio” gli accertatori, che hanno lo status di pubblico ufficiale dopo aver seguito dei corsi di formazione tenuti da Atersir e Polizia locale, potranno anche emettere sanzioni dai 200 ai 1.800 euro al pari degli ausiliari accertatori della sosta. Nel 2023 sono state effettuate 1.034 verifiche e fatte 179 contravvenzioni, per un importo complessivo di oltre 32.000 euro.

I controlli saranno effettuati non solo sui rifiuti abbandonati (fenomeno alquanto contenuto, ma presente in città) ma anche sui sacchetti esposti dai cittadini per vedere se la spazzatura è stata separata correttamente. In centro storico sarà presente ogni giorno una squadra di due addetti mentre la altre due “pattuglie” (sempre con due accertatori) si alterneranno con cadenza settimanale nelle sei zone di raccolta urbane del cosiddetto forese (le frazioni di Reggio). Potranno poi esserci interventi su specifiche segnalazioni della Polizia locale o dei cittadini.

Il sindaco Luca Vecchi, ricevendo questa mattina i ragazzi ingaggiati dalla multiutility commenta: “Questa città ha fatto sul tema dei rifiuti un percorso come poche altre. Dieci anni fa abbiamo spento l’inceneritore di Cavazzoli, abbiamo deciso di non aprirne un altro e ci siamo diretti su politiche innovative e coraggiose che hanno portato la raccolta differenziata dal 50 ad oltre l’80%”. Il merito, aggiunge Vecchi, “è anche dei cittadini che hanno risposto e partecipato e ora siamo nell’imminenza dell’inaugurazione dell’impianto Forsu, che trasformerà i rifiuti urbani dei reggiani in biometano”.

Il potenziamento degli accertatori, conclude Vecchi, “penso sia anche un investimento sui quartieri per la loro vivibilità e il decoro urbano”. A Reggio la raccolta differenziata è oggi all’82,7%, molto vicina all’obiettivo dell’84,8% fissato da Atersir per il 2027. Dunque, per l’assessore comunale all’Ambiente Carlotta Bonvicini, “è ora il momento di operare anche sulla qualità dei rifiuti che si differenziano e in questo gli accertatori saranno centrali per spiegare ai cittadini come farlo al meglio e anche come produrre meno rifiuti”.

Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente, preferisce parlare degli operatori come di “comunicatori e sensibilizzatori della comunità, perchè il loro compito non è tanto quello di fare le multe, ma spiegare i corretti comportamenti che a volte non sono attuati per non conoscenza”. Ma “è chiaro – continua Bertolini – che quando le irregolarità derivano da negligenza scattano le multe. E’ un elemento di giustizia verso tutti i cittadini che al contrario si impegnano per rispettare l’ambiente e migliorare insieme”.