BOLOGNA – C’è già “almeno un miliardo di euro” di danni per il maltempo della scorsa settimana. Ma l’emergenza non è finita, come ricorda la vicepresidente dell’Emilia-Romagna Irene Priolo, per cui è “necessario un decreto legge che ci consenta di affrontare l’emergenza con strumenti più agili”. Viste poi le previsioni meteo, Priolo annuncia durante la sua relazione di oggi in Assemblea legislativa che si è pronti ad evacuazioni anche preventive dei cittadini a rischio.
In Assemblea legislativa anche un minuto di silenzio, in avvio di seduta, per le due vittime causate dal maltempo nei giorni scorsi. “Gli eventi estremi- ha detto Priolo- stanno diventando sempre più frequenti. In questo momento in Emilia-Romagna stiamo quattro emergenze nazionali, a cui si aggiungono quelle regionali”. Nei primi giorni di maggio sono cadute le piogge più intense in primavera dal 1961, “all’inizio della serie storica”.
Con quelle piogge 23 corsi d’acqua hanno fatto registrare 138 superamenti delle soglie 2 e 4, mentre 14 fiumi, “fatto inedito”, hanno superato le soglie di allarme in diversi tratti. Sono state registrate 140 frane importanti, oltre ad almeno 100 dissesti secondari. Strade chiuse e traffico interrotto ancora su diverse strade, alcune delle quali sono state riaperte a senso unico alternato. Insomma un evento “enorme”, sottolinea la responsabile di Ambiente e Protezione civile nella giunta Bonaccini, che ha costretto 1.792 persone (questo il picco dei giorni scorsi) ad abbandonare le proprie case.
Stamane altre otto famiglie sono state evacuate a Dovadola e in vista della ripresa delle piogge da domani la Regione è pronta a nuove evacuazioni “anche in via preventiva”, come fa sapere ancora Priolo. Dei 16 milioni di euro chiesti per lo stato di emergenza, il Governo ha stanziato finora 10 milioni per le prime spese, mentre il governatore Stefano Bonaccini (al momento in missione in Argentina e Uruguay) è stato nominato commissario per l’emergenza. Contro le alluvioni sono già attivi in 4.000 cantieri per più di un miliardo di euro, ma “non sono sufficienti”, avverte la vicepresidente dell’Emilia-Romagna. Contro questi eventi “stiamo ricevendo 13 milioni di euro a fronte di un piano di due miliardi. Serve un salto di qualità”.