Bologna, ironia ambientalisti: “Lepore e Bonaccini, alberi caduti”

"Macché violente e intimidatorie, le lapidi ricordano le piante"

BOLOGNA – Gli ambientalisti anti-Passante accolgono con ironia la reazione Pd di Bologna per le due lapidi comparse in città coi nomi di Matteo Lepore e Stefano Bonaccini, un modo per protestare per l’abbattimento degli alberi legato all’allargamento della tangenziale-autostrada. “La memoria di ‘Albero Lepore’ e ‘Albero Bonaccini’ è un patrimonio comune che va tutelato”, scrivono Amo Bologna, Bologna For Climate Justice, Extinction Rebellion, Fridays for Future e Legambiente.

“Definire violente e intimidatorie le due lapidi che ricordano il sacrificio delle due piante, solo perché erano omonime del sindaco e del presidente della Regione, è profondamente discriminatorio”.

Le due lapidi di cartone, continuano le associazioni sul filo del sarcasmo, “testimoniano l’umiltà dei due alberi che, insieme ad altre centinaia di piante della comunità arborea che viveva lungo il Passante, fornivano preziosi servizi di contrasto all’inquinamento e alle emissioni di gas serra alla città di Bologna.

La loro dedizione alla causa della salute merita il riconoscimento unanime della città: ‘Albero Lepore’ e ‘Albero Bonaccini’ sono state viva e vibrante testimonianza della Bologna che si indigna per l’assenza di una Valutazione di Impatto Sanitario su una grande infrastruttura”.