Rimborsi accoglienza, il Tar dà torto al prefetto

Sono stati già accolti quattro ricorsi contro le ingiunzioni di pagamento

REGGIO EMILIA – Il Tar di Parma ha dato torto alla Prefettura di Reggio Emilia sulle somme richieste ai migranti usciti dai circuiti dell’accoglienza. Si tratta di cittadini stranieri che, poiché hanno guadagnato in un anno più dell’ammontare dell’assegno sociale (5.900 euro) si sono visti revocare alloggio nei centri e misure di sostegno. Non solo, dal 2020 la Prefettura reggiana ha iniziato a chiedere loro il rimborso dei costi sostenuti per gli aiuti di cui hanno “indebitamente usufruito”.

Sono però già quattro le sentenze arrivate negli ultimi giorni del tribunale amministrativo ducale, a cui i migranti si sono rivolti impugnando le ingiunzioni di pagamento, in cui i giudici hanno accolto i loro ricorsi. Si tratta di cittadini africani tra cui uno della Sierra Leone che avrebbe dovuto restituire allo Stato quasi 30.000 euro. In tutti i verdetti si legge come, sui redditi percepiti dai migranti, “l’entità del discostamento dal parametro dell’assegno sociale rende chiaramente sproporzionata la somma richiesta”. Questo “anche alla luce del miglioramento delle condizioni di vita dello straniero e della condotta di quest’ultimo, non risultata scorretta”.