Focolaio di scabbia in una struttura per anziani a Cavriago

L'Ausl si è mossa subito per attuare gli interventi di diagnosi, trattamento dei casi, profilassi dei contatti e bonifica ambientale

CAVRIAGO (Reggio Emilia) – La direzione sanitaria dell’Ausl informa che, dalle verifiche effettuate in seguito a segnalazione di un caso, è stato riscontrato un focolaio di scabbia (acariasi) tra gli ospiti e il personale sanitario nella casa residenziale per anziani Villa Ilva in via don Sturzo a Cavriago.

Il servizio igiene e sanità pubblica si è attivato tempestivamente, in collaborazione con la direzione della struttura, per attuare gli interventi di diagnosi, trattamento dei casi, profilassi dei contatti e bonifica ambientale. Sono stati avvertiti i medici di medicina generale del territorio affinché segnalino tempestivamente eventuali altri casi sospetti.

L’infestazione non riveste carattere di pericolosità per la salute né a breve né a lungo termine, può colpire persone di ogni ceto sociale, indipendentemente dall’igiene personale e non fa distinzioni di età o sesso ed è endemica in molti paesi sviluppati.

La scabbia è una malattia causata da un parassita esterno, un acaro, che si trasmette da una persona all’altra per contatto generalmente diretto (contatto fra la pelle dell’individuo sano e quella dell’individuo ammalato), ma sempre più spesso anche per contatto “indiretto”, cioè tra la pelle della persona sana e un tessuto venuto di recente a contatto con la pelle dell’ammalato (indumenti, biancheria, lenzuola). I segni e sintomi più comuni della scabbia sono un prurito intenso, soprattutto di notte.

Le zone più colpite sono il polso, le pieghe tra le dita, il gomito, l’ascella, il capezzolo, il pene, l’inguine, la vita, la zona periombelicale, la linea della cintura e i glutei. Il tempo di incubazione, spesso asintomatico, può andare da due a sei settimane. La scabbia non è una patologia prevenibile con vaccini, ma, dopo che è stato diagnosticato un caso, è possibile controllarne la diffusione sottoponendo le persone esposte a visite mediche di controllo e a trattamenti a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale.