Bologna, da gennaio stop pass Ztl per diesel euro 3

Finora erogati dal Comune 200 bonus mobilità per 148mila euro

BOLOGNA – Dall’1 gennaio 2023 entra in vigore, a Bologna, il nuovo pacchetto di provvedimenti legati alla Ztl ambientale e i veicoli Euro 3 diesel non potranno più circolare negli orari di limitazione della Ztl: interessati 1.181 titolari di contrassegni presenti oggi in città. Lo segnala il Comune ricordando che la Ztl ambientale è entrata in vigore nel 2020 e, da allora, i criteri per il rilascio dei permessi di accesso al centro della città sono diventati ambientali: ovvero non ci si basa più solo su requisiti funzionali, come la residenza, ma anche sulla compatibilità ambientale dei veicoli a motore. Dall’1 gennaio, dunque, saranno revocati e non saranno più rilasciati contrassegni “R” (residenti), “Pa” (posto auto), “Ip” (interesse pubblico), “M” (medici), “T” (temporanei) e accompagnamento scolastico, se collegati a veicoli Euro 3 diesel.

“I titolari di questi contrassegni già dal luglio 2019 erano stati informati dell’entrata in vigore della Ztl ambientale- continua la nota- e stanno ricevendo in questi giorni una raccomandata che li informa della revoca. Nelle raccomandate si ricorda che i provvedimenti sono accompagnati anche da misure incentivanti che prevedono l’erogazione di bonus mobilità nel caso non si intendesse richiedere un nuovo contrassegno in sostituzione di quello revocato”. Le misure non riguardano i contrassegni “H” (handicap) mentre a tutte le famiglie residenti in centro con Isee inferiore a 14.000 euro spetta un contrassegno indipendentemente dalla categoria del veicolo. Nelle Ztl speciali (“U”, “T” e San Francesco-Pratello), dove le limitazioni valgono tutti i giorni e 24 ore su 24, da gennaio i contrassegni “Pa” collegati a veicoli Euro 3 diesel consentiranno l’accesso al proprio posto auto solo dalle 20 alle 7 (cioè quando l’accesso alla Ztl ambientale è libero).

In quasi tre anni di Ztl ambientale, intanto, il Comune ha iniziato a revocare automaticamente e progressivamente i contrassegni in vigore, iniziando da quelli collegati ai veicoli Euro 0 (1 gennaio 2020), passando poi agli Euro 1 (1 gennaio 2021), agli Euro 2 diesel e benzina (1 gennaio 2022). In totale finora sono stati revocati 4.304 permessi. Il ritiro dei pass, però, è accompagnato dai bonus mobilità che vengono erogati ad alcune tipologie di utenti che rinunciano ad almeno un veicolo, cioè non rinnovano la richiesta di permesso Ztl su un nuovo veicolo e passano ad altri mezzi più sostenibili: ad oggi sono stati erogati oltre 200 bonus per una cifra totale di circa 148.000 euro. Il bonus può essere chiesto dai nuclei familiari residenti in centro a cui progressivamente sono revocati i contrassegni “R” e “Pa”, a condizione che non chiedano un nuovo contrassegno nello stesso anno solare e non abbiano un permesso “H”. Il bonus spetta anche a chi decide di rinunciare volontariamente al proprio contrassegno “R” o “Pa” (entro il 30 giugno di ogni anno) e alle famiglie con reddito Isee inferiore a 14.000 euro se rinunciano al contrassegno.

Il bonus ha durata annuale, si può chiedere per due anni per ogni tipologia di classe euro soggetta al provvedimento e sono esclusi i titolari di contrassegno “H”. Il bonus si può usare per trasporto pubblico locale, taxi, Ncc, car sharing e bike sharing e consiste in: 1.000 euro per nuclei a cui sono stati revocati almeno due contrassegni “R” e “Pa” e hanno rinunciato a chiederne di nuovi; 700 euro per chi ha rinunciato all’unico contrassegno “R” e “Pa”; 500 euro se si rinuncia a uno dei permessi. Gli over 70 a cui sono revocati tutti i contrassegni possono scegliere tra bonus mobilità o l’abbonamento annuale gratuito al trasporto pubblico per dieci anni.